per 4 persone
- 500 g di acciughe
- 2 uova
- Farina bianca
- Limone a spicchi
- Olio
- Sale
Piatto povero ma appetitoso.
Lavare le acciughe in acqua e aceto. Pulirle, aprirle, togliere le lische.
Lavarle ancora sotto il rubinetto, ad acqua corrente.
Stenderle in bell’ordine sulla metà di un canovaccio.
Coprirle con l’altra metà e asciugarle premendole delicatamente.
Sbattere le uova in una terrina con un pizzico di sale. Passarci dentro le acciughe, infarinarle su un piatto, o su una carta gialla dove avremo messo della farina e, tenendole per la coda, gettarle in padella nell’olio caldo, che però non bolla.
Appena s’indorano, voltarle con una paletta. Quindi toglierle. Servirle in tavola con degli spicchi di limone.
I piatti poveri vanno curati in modo particolare. Spesso basta un tocco d’eleganza per nobilitarli.
E il tocco migliore, per queste acciughe fritte, è quello di accompagnarle con un ottimo vino bianco.
Se poi dedicherete loro uno spumante trentino, giovanile nel suo brio lieve, ne farete un piccolo capolavoro.
Ricetta di Nadia Bonaccorsi
da “La cucina livornese” di Aldo Santini