CARTEDDATE
Il termine è intraducibile. Si conoscono varie ricette per approntarla, ma credo che la seguente è il non plus ultra della bontà e della perfezione.
Impastare 1 kg di farina doppio zero con 200 g di olio puro di oliva e 200 g di vino bianco secco.
Aggiungere un po’ di acqua tiepida se la pasta risultasse troppo dura.
Manipolare sino ad ottenere un pastone, dal quale prendere delle piccole parti e formarle a pagnottine da assottigliare col matterello sino ad avere delle schiacciate sottilissime a forma di disco.
Da queste si tagliano con la rotellina a smerli delle tirelle larghe 4 cm circa.
Ogni tirella va piegata in due e unita con le dita alla distanza di 3 cm per ottenere delle conchette.
Poi farle arrotolare su se stesse in modo da ottenere delle rose da 5 a 8 cm di diametro.
Dette vengono tenute ad asciugare per 10-12 ore su tavole e poi fritte in olio bollente.
Fattele sgocciolare, si calano nel mosto cotto in ebollizione; quando galleggiano, toglierle e sistemarle in piatti lunghi e bassi.
da “La cucina della Terra di Bari” – Luigi Sada