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CRESCENTINE NELLE TIGELLE

ingredienti per 4 persone

  • 500 g di farina
  • 50 g di lievito di birra
  • 50 g di lardo
  • 1 cucchiaino di sale
  • 1 spicchio d’aglio
  • 1 rametto di rosmarino
  • 1/2 bicchiere di latte
  • 1 cucchiaio d’olio extravergine d’oliva

Impastate gli ingredienti, come sia fa per la crescenta e il gnocco, poi ottenete dei dischetti alti circa mezzo centimetro con un diametro di circa dieci centimetri, che metterete a cuocere su una piastra molto calda unta in precedenza con una cotenna di maiale.

L’ideale sarebbe cuocere le crescentine vicino al fuoco del camino fra le “cotte” montanare (le tigelle vere e proprie) con la protezione, come vuole la tradizione, di una foglia di castagno per parte, ma le pietre refrattarie hanno ormai lasciato il passo ai più moderni stampi di ghisa.

Con questi si riesce a sfornare anche una dozzina di crescentine alla volta, ma il risultato, purtroppo, non è certamente lo stesso.

Le crescentine vanno mangiate al posto del pane (come si usa in montagna) oppure in accompagnamento a salumi e formaggi.

Il modo migliore di gustarle è quello di farcirle, una volta tagliate in senso longitudinale quando sono ancora fumanti, con un impasto di lardo, aglio e rosmarino.

Le consiglio al posto del pane soprattutto con a disposizione un profumato pollo alla cacciatora.

L’abbinamento ideale è con un ormai introvabile Tosco (vino montanaro prodotto, sino a qualche decina d’anni fa, soprattutto nelle zone di confine con la Toscana) o un Lambrusco Salamino di Santa Croce.

da “La cucina modenese” – Sandro Bellei

CUCINA MODENESE

Una ricetta e una regione al giorno – da 01/01/2019

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