POLPETTINE D’ACCIUGA
Sono, ormai non è sorpresa, piccoli involtini di maiale, della grandezza delle braciolettine siciliane, con al centro filettini d’acciuga salata: non deve meravigliare, ripeto, questa frequenza dell’acciuga in piatti milanesi, perché il mercatino dei pesci salati era attivissimo, i rapporti con Genova molto vitali (noi tentammo di metterla sotto più di una volta, i suoi banchieri, ai tempi degli Spagnoli, gestivano praticamente le nostre finanze) e d’altra parte l’acciuga viaggiava, come testimonia la sua presenza anche nella cucina austriaca.
Dunque, per 4 persone:
Approntare ben battute delle fettine di lonza di maiale tagliate a 6 x 8 cm (4 a testa, in totale un po’ più di tre etti).
Pulire e dissalare 4 acciughe, sfilettarle, tagliare ogni filetto in metà (se le acciughe sono piccole) o in quarti, se sono grosse.
Mettere un pezzetto di filetto su ogni fettina a margine del lato corto, e arrotolarla legandola con filo gastronomico.
Mettere gli involtini così ottenuti in un tegame da forno il cui fondo sia cosparso di fiocchetti di burro: gli involtini vanno messi verticali e accostati l’uno all’altro perché non cadano.
Su ognuno va messo un fiocchetto di burro, poi si inforna il tegame, coperto, a 150° e si cuoce per un’ora abbondante.
Si lascia raffreddare a temperatura ambiente, poi si serve direttamente dopo avervi spremuto sopra abbondante limone e macinato al momento pepe bianco.
Se si preferisce una proporzione di minore acciuga, si possono naturalmente frazionare ulteriormente i filetti.
da “La cucina dei Milanesi” – Marco Guarnaschelli Gotti