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Biodiversità e psiche

 13,00

L’amore per il vivente tra psicologia e biologia
di Stefano Malavasi

Edizione 2025
illustrato
14×21 cm – brossura con alette
Tot. pagine 112
Euro 13,00
ISBN 979-12-80246-72-1
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Descrizione

Novità

Molti esseri umani moderni lasciano le loro intricate giungle urbane e spendono tempo e denaro per visitare paesaggi naturali incontaminati e goderne la bellezza,  in particolare la biodiversità. Si dedicano al birdwatching, al whale-watching, al trekking, allo scuba-diving  e all’acquariofilia e molti giovani scelgono di studiare ecologia, etologia ed evoluzione. Questa tendenza a focalizzarsi sui viventi e ad affiliarsi a loro, che il grande biologo americano E.O. Wilson ha definito biofilia, ha un profondo valore affettivo: ma che cos’è davvero,  da quali dinamiche psichiche è sottesa?

La psiche reagisce al mondo vivente che la circonda con pattern precisi, riconoscibili e prevedibili, i quali dovrebbero aver contribuito in termini di sopravvivenza e riproduzione degli individui della nostra specie:  in questo senso, la biofilia è inserita nel filone della psicologia evoluzionistica.

Il modello archetipico della psiche di Carl Gustav Jung può contribuire a spiegare la biofilia in termini in parte convergenti e in parte complementari rispetto alla psicologia evoluzionistica.

Con grande piacere, leggendo un’opera autobiografica di Jung (Ricordi, sogni, riflessioni) ho scoperto che lo psichiatra svizzero, in giovane età, era appassionato di scienze naturali e di zoologia, e stava quasi per scegliere queste discipline a livello di studi universitari.
L’approccio di Jung all’inconscio è descrittivo e comparativo, ed è simile  a quello utilizzato da zoologi, etologi e studiosi di anatomia comparata, quando descrivono e comparano i tratti fenotipici degli animali.

Con il presente lavoro vorrei intrecciare i miei interessi naturalistici ed evoluzionistici con la concezione archetipica junghiana nel trattare di biofilia. Penso che questa lettura potrebbe contribuire a risacralizzare la natura vivente, aiutandoci a riconnetterci con essa in modo più intimo e profondo.

 

Stefano Malavasi, professore ordinario di Zoologia presso il Dipartimento di Scienze Ambientali, Informatica e Statistica dell’Università Ca’ Foscari di Venezia.  Si occupa di etologia, ecologia ed evoluzione con particolare riferimento alla fauna ittica.
È docente di “Principi di biologia animale” e “Biologia e gestione della fauna” nell’ambito dei corsi di laurea triennale e magistrale di Scienze Ambientali e docente di “Conservation biology: history and principles” nell’ambito del corso di laurea magistrale in Environmental Humanities.

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