Descrizione
Le Novelle di Valdimagra, pubblicate nel 1944 in 100 copie con lo pseudonimo di Pietro da Pontelungo, sono l’unica opera narrativa di Pietro Ferrari, ma non si distaccano dalla sua produzione saggistica, anch’essa in gran parte figlia dell’amore per la terra di Lunigiana, la sua gente, le sue tradizioni.
Storie vere, tramandate negli anni, o forse soltanto verosimili, come fa pensare il ricorrere della figura del medico, tra i protagonisti, o quel Pattona, servo fedele nel Vino d’Alturano, che guarda caso è proprio il soprannome che egli stesso dava al suo aiutante Giovanni.
Queste novelle non sono per chi è in cerca di trame avvincenti o atmosfere fantastiche, ma per chi vuole conoscere lo spirito del territorio che si affaccia “sulla Magra”: uno spirito ingenuo, immerso in una vita umile ma dignitosa, fondata sul lavoro agreste e sul rispetto di valori sani e bonari, ravvivati dall’ironia e dall’inclinazione allo scherzo e alla buona tavola.
I personaggi più divertenti sono i preti di campagna, dipinti con affetto e simpatia anche nei loro vizi; il dramma ricorre invece laddove crollano i valori tradizionali, aggrediti dall’avanzare di una modernità disumana, come nel Molino del Piano, o per l’incapacità di adattarli ai cambiamenti, come nell’Ultimo dei Breganti.