Descrizione
Da dove arriva la fiaba persiana?
Così come le fiabe russe, o i racconti siberiani, o come quelli indiani, o di Esopo, la fiaba persiana nasce nella notte dei tempi e utilizza archetipi universali noti a qualsiasi ascoltatore, grande o piccino che sia, che viva a Oriente o a Occidente del mondo: la scaltra volpe, l’ingenuo pesciolino, il re onnipotente, il ricco e il povero… sono esempi o paradigmi riconoscibili a chiunque e che servono affinché la fiaba compia la sua funzione universale: quella di insegnare intrattenendo, o intrattenere insegnando; ammonendo cioè su alcuni rischi e pericoli che gli esseri umani si trovano a fronteggiare durante la propria esistenza e prospettando al contempo quali bellezze e ricchezze compenseranno questi rischi.
Le fiabe raccontano, in poche parole, le due facce della stessa medaglia: la vita umana, con le sue bassezze e le sue elevatezze; le vie mistiche o di salvezza che possono presentarsi a ciascuno; le possibilità di esercitare il libero arbitrio; l’ineluttabile fatalità degli eventi, come la morte; i tipi umani da cui è sempre bene guardarsi, come gli sciacalli, o che è una fortuna incontrare sulla propria strada, come i saggi.
Silvana Livoti, pittrice con un profilo internazionale, ha esposto a Washington DC, Teheran e Torino. Attualmente vive e lavora in Iran dove insegna lingua e letteratura Italiana.
Fazlolah Hejazi, architetto, ha progettato e costruito in Italia, Stati Uniti e Iran. Attualmente vive e lavora in Iran dove è professore ordinario in architettura presso l’Università Industriale Sadjad di Mashhad di cui è responsabile del dipartimento di architettura.
Recensioni da Media:
Corriere del Ticino, Farian Sabahi – 10 luglio 2017 >>