Descrizione
Le vicende delle Storie e leggende birmane si svolgono tra sontuosi palazzi, giungle selvagge e pagode, in mezzo alle risaie o sulle vette himalayane, su isole abitate da perfide orchesse o sulle barche che percorrevano senza sosta la grande via del fiume Irrawaddy.
I personaggi sono grandi re, principesse bellissime e principi innamorati, tigri, scimmie e altri animali ora sciocchi e tracotanti, ora più umani degli uomini stessi; troviamo monaci ed eremiti, ubriaconi e fumatori di oppio, poveri contadini, ladri sfrontati e figure appartenenti alla mitologia birmana, come i naga, divinità capricciose dall’aspetto di serpente, o i nat, inquieti spiriti custodi di alberi, fiumi, ponti e luoghi di passaggio, che spesso prima erano esseri umani caduti vittima di una morte ingiusta o violenta.
L’immaginario fiabesco birmano è profondamente influenzato dall’intreccio tra il misticismo karmico di origine buddista e induista, prevalente nell’area tibetana e nepalese, e l’animismo arcaico imperante tra le tribù cambogiane e tailandesi su cui il Buddhismo si andò a innestare.
Il lettore occidentale può faticare a mettere a fuoco una morale in questi racconti: la distinzione tra bene e male non è sempre netta, e non è mai scontato se e in che direzione azioni giuste o riprovevoli possano influenzare il futuro di chi le compie. Tale apparente confusione è generata dalla dinamica tra il karma, l’umano agire e l’imprevedibile intervento di spiriti animati dai propri fini o dal semplice capriccio. Così la raccomandazione più importante di un maestro, al termine degli studi dei suoi allievi, è quella di non perdere mai “il buonsenso di agire ognuno in modo appropriato a seconda dei momenti e delle circostanze”.
Guido Ferraro insegna Semiotica e Teoria della narrazione all’Università di Torino, ed è presidente dell’Associazione Italiana di Studi Semiotici. Tra le sue più recenti pubblicazioni Fondamenti di teoria sociosemiotica, Aracne, Roma 2012 e Teorie della narrazione, Carocci, Roma 2015. Questo libro è stato realizzato insieme a Gabriella Buscaglino sulla base di una ricerca bibliografica e di due viaggi di studio attraverso la Birmania.