40 GATTI

di Roberto Costa

prefazione di Luca Liguori
presentazioni di Renzo Cortina e Ruggero Orlando

Edizione: 2018
edizione a colori
14×21 cm
Tot. pagine: 112
ISBN 978-88-99898-90-8
collana diNatura

 18,00

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Descrizione

PER REGALARE UN SORRISO
O UN MOMENTO DI RIFLESSIONE
SU UN GIORNALISMO DI ALTRI TEMPI

…Spulciando tra le recenti notizie di cronaca inerenti al mondo dei felini ho scoperto che, per una strana coincidenza, ricorre spesso il numero 40. Cito a riprova: “Vive con 40 gatti in un piccolo appartamento di Salerno…blitz dei vigili urbani”. “Torino: salvati 40 gatti dall’appartamento in fiamme”. “Mosca: un pensionato 68enne di Omsk deceduto per cause naturali è stato vegliato per ore dal miagolio dei suoi 40 gatti”. “Firenze: donna barricata in casa con i suoi 40 gatti. In corso operazione sgombero!”… Chissà cosa avrebbe detto Roberto a commento di questa inverosimile cabala felina!

2018, Luca Liguori

…ecco qui quaranta dei moltissimi gatti che Costa ha disegnato. Sono rette, curve, cerchi, ovali, tracciati con mano sicura alla ricerca della psiche multiforme del felino, despota distaccato, amico sornione, ospite indipendente e indifferente, anarchico pazzo, bugiardo amorevole, astuto cacciatore, ribelle strisciante, fiero padrone, cordiale e dolce interlocutore dell’uomo. E nei tratti, nelle linee tracciate da Roberto Costa, c’è tutto questo: dolcezza, tranquillità, pazzia, amore, astuzia, scatto, placidità, solennità, fierezza, destrezza, agilità, dignità, vivacità.

Renzo Cortina

È un animale agnostico. Il Vecchio Testamento e il Nuovo Testamento pur tanto ricchi di pecore, cani, cammelli e maiali, di animali benedetti e maledetti, non nominano mai il gatto. Mosè, pare impossibile, non si è accorto dei gatti nemmeno in Egitto dove erano sacri. Né il Vangelo né la leggenda ci parlano di alcun micino che facesse le fusa attorno al Bambino Gesù scampato all’empio e atroce massacro di Erode…

Ruggero Orlando

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L'autore

Roberto Costa (Gravellona Toce, 1920-Milano, 1985). Laureato in lettere, giornalista professionista, scrittore e pittore, ha lavorato alla RAI per oltre quarant’anni. Da inviato speciale ha realizzato oltre cento reportage fotografici. Nel 1949, utilizzando per la prima volta in Italia il registratore magnetico a nastro, effettuò, tra i barboni milanesi, travestito da clochard, un documentario inchiesta che rimane nella storia del giornalismo radiofonico. Ha vinto il Premio Saint Vincent con "La Valle del Diavolo" nel 1951 e con "Gli Eremiti della Montagna" nel 1957. Nel 1954 si è aggiudicato il Premio Calliope per il documentario "La via dei Miracoli". Con "Maroja" gli sono stati assegnati nel 1972 il Premio Campione e il Premio 12 Apostoli. Ha vinto il Premio Marzotto nel 1957, il premio Bancarellino nel 1958, il premio Castello di Sanguinetto 1959 e due Premi del Consiglio dei Ministri. Gli è stato assegnato il Premio Europa nel 1965 per "L’uomo questo inventore". Con "Il Rosso Vichingo" ha vinto il secondo Premio Castello Sanguinetto nel 1978. Ha scritto come quarantesimo e ultimo libro, "Il nostro cane quotidiano".

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