MERLUZZO AL VERDE DEGLI ORTOLANI
ingredienti per 6 persone:
- Merluzzo ossia baccalà possibilmente norvegese sotto sale (secco) circa 1 kg
- 1 manciata di foglie verdi di spinaci
- 1 manciata di bietoline o costine verdi
- 1 peperone giallo o rosso messo via sottaceto e raspe
- 3 cucchiai di capperi ben lavati e dissalati
- 4 cucchiai di salsa di pomodoro già cotta e concentrata
- 2-3 cipollotti lunghi verdi e 1 porro
- 1/4 di litro di latte fresco intero
- 1/2 sedanello con la sua foglia
- Olio buono
- Un po’ di farina bianca
- 1 manciata di prezzemolo
- 4 fogliette di salvia
- 2 spicchi d’aglio
Lavate il merluzzo togliendogli tutto il sale e lasciatelo a bagno almeno 2 giorni cambiandogli diverse volte l’acqua.
Poi pulitelo da tutte le spine e tagliatelo a quadrelle larghe e lunghe 4 dita o poco meno.
Asciugate le quadrelle con uno strofinaccio o scottex, infarinatele leggermente, battetele fra le palme delle mani e friggetele alcuni minuti in olio d’oliva ben caldo. Tenetele da parte coperte in caldo.
Fate ora la bagna così:
In un tegame largo con 4-5 cucchiai d’olio tritate grossolanamente le foglie di spinaci, di bietoline, il sedano, il peperone ben mondato dal torsolo, dai semi e dalle costole, i cipollotti e il porro inclusa la parte verde mangiabile.
Tutte queste verdure, che sono un po’ più dure, devono cuocere 10-15 minuti coperte, se occorre bagnandole con qualche cucchiaio di brodo o di acqua.
Quando vedete che tutte le verdure sono intenerite, versate il trito di prezzemolo, aglio, capperi e foglie di salvia.
Soffriggete pochi minuti questo secondo trito più delicato, mischiate tutto, aggiungetevi le quadrelle di merluzzo già fritte, la poca salsa di pomodoro e coprite con il latte.
Fate ancora cuocere tutto insieme 5 minuti sul fuoco, o se preferite 10 minuti nel forno a 180°.
Avrete un intingolo molto morbido e legato per via del latte e della farina attaccata al merluzzo, e molto fresco per via di tutte le verdure e ortaggi, anche se il profumo dominante rimarrà quello di aglio e prezzemolo.
Ricordatevi verso la fine di assaggiare e regolare di sale perché non sempre il sale del merluzzo è sufficiente a salare tutto l’intingolo.
Potete servirlo caldo con un po’ di polenta, in un tegamino di coccio come antipasto: questo vale per il ristorante, e in casa nel pranzone in cui avete invitato gli amici.
Si intende che invece in famiglia, nel mangiare di tutti i giorni, un merluzzo simile con polenta fa da piatto unico.
da “La cucina del Piemonte collinare e vignaiolo” – Giovanni Goria