SEPE SOFIGATE CO’ LA POLENTA
La seppia, considerata pesce popolare, si presta a molte varianti che non si scostano tanto dalle preparazioni offerte sulla costa adriatica.
Può essere valida la tendenza a considerare le “sepe sofigade” con la polenta il piatto più triestino: però anche le seppie ripiene hanno la loro importanza sulle mense cittadine; le “sepoline” o seppie piccole vengono servite anche fritte.
Sono meno consueti il risotto o la pasta con il nero di seppia, diffusi in Istria e proposti in qualche ristorante cittadino.
“Le sepe sofigade se le taia a tocheti, se le meti nel disfrito de oio e zivola fin che no la crica più, alora se ghe buta de sora pomidoro con pevere e acqua che sofiga la sepa”. (Le seppie in umido sono tagliate a pezzetti e messe in un soffritto di cipolla con olio a cui si aggiungono pomodoro con pepe e acqua che soffoca la seppia).
Le seppie un po’ grandi, private dell’osso centrale, sono sofigade ovvero stufate, nella cipolla, vino bianco e salsa di pomodoro, e costituiscono un sostanzioso piatto unico se accompagnate con la polenta.
Si possono preparare con i piselli che ben si accompagnano al dolciastro della seppia e del pomodoro fresco. Possono essere ravvivate con peperoncino oppure con una punta di zafferano, all’istriana.
Se piccoline vengono farcite e cucinate nel pomodoro, o con aglio e prezzemolo e vino bianco, oppure cotte sulla griglia.
da “Mangiare triestino” – Mady Fast